Check list ortopedica: obiettivo è ridurre errori in sala operatoria

Controllare la strumentazione prima di operare, magari aderendo a una lista divisa per punti per essere sicuri di non dimenticare nulla e di dare le giuste priorità ai passaggi da svolgere. È con queste motivazioni che nascono le check-list messe a punto dagli esperti della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia: l’obiettivo è ridurre al minimo il pericolo di errori durante i circa 2 milioni di interventi ortopedici che si eseguono ogni anno in Italia.

Messe a punto a partire dalle indicazioni generali fornite dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, “sicurezza sala operatoria” e “gestione del rischio settico” sono le due check list realizzate dalla SIOT e presentate nel corso del 95° Congresso Nazionale della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. “Le nostre check-list nascono per dare agli ortopedici un valido strumento che li possa guidare attraverso un percorso codificato, condiviso e sicuro, finalizzato a una più approfondita conoscenza e gestione degli errori – spiega Pietro Bartolozzi, presidente SIOT -. Studi preliminari condotti in ospedali che hanno già adottato checklist analoghe rivelano buoni risultati che per ora sembrano indicare la riduzione di un terzo delle complicanze legate alle infezioni e una significativa diminuzione della mortalità. Abbiamo realizzato due checklist: la prima è pensata per documentare il percorso perioperatorio, la seconda per gestire la problematica delle infezioni. Queste ultime nel nostro campo sono ancor più devastanti perché possono causare una temibile condizione: la osteomielite, che mette a rischio l’integrità dell’intero arto se non, addirittura, la vita stessa del paziente”.

Così, ecco una lista di operazioni da eseguire prima, durante e dopo l’intervento: “La checklist documenta di aver correttamente svolto le singole attività lungo il percorso chirurgico e consente di verificare, prima di iniziare un intervento, la reale disponibilità della strumentazione e del materiale necessario e idoneo per ciascun paziente – puntualizza Giorgio Mario Calori, Direttore dell’Unità di Chirurgia ortopedica riparativa e risk management dell’Istituto Ortopedico Pini di Milano, che ha contribuito al progetto –. I momenti critici dell’operazione, ovvero la fase preoperatoria, intraoperatoria, postoperatoria in sala e il rientro in corsia, sono tutti presi in considerazione dalle checklist sviluppate dalla SIOT”.

di m.c. (22/11/2010)